giovedì 8 maggio 2008

Redditi on line


Per qualche giorno mi sono sentito cittadino di uno stato democratico, ma l'illusione è durata poco.
Un semplice atto di trasparenza come la pubblicazione dei redditi degli italiani è stato fatto passare per un abominio, una violazione della privacy, un attentato alla sicurezza dei cittadini.
Io credo che sia giusto sapere quanto guadagnano le altre persone, lo vedo come un segno di civiltà e di correttezza, ma c'è un enorme problema: chi evade le tasse in questo modo viene coppato subito, e questo in uno stato in cui chi truffa è al potere non può andare bene.
D'altronde il pesce puzza sempre dalla testa.
Mi fa molto ridere per esempio il fatto di essere stato nel 2005 ricco quasi quanto il mio dentista o il proprietario di uno stabilimento balneare.
In Finlandia per richiedere la dichiarazione dei redditi di un altro contribuente basta un sms, ma qui si parla di paesi civili...

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